bdsm
Schiava per una sera
di Maddalena69
13.08.2020 |
10.578 |
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"Non conosco bene casa sua, tutte uguali 'ste boccette..."
Varco la porta di casa sua e capisco che c'è qualcosa che non va. Riconosco quello sguardo evitante. Ci risiamo: qualcosa lo ha urtato ed è piuttosto incazzato. Che noi donne dobbiamo essere pronte ad avere pazienza con i nostri uomini è certo. Che a volte tocca a noi fare un passo indietro, anche quando a stretta regola non siamo in torto, è altrettanto certo. Ma ora si esagera! Essere incazzato per un incontro su A69 rinviato a miglior occasione mi sembra francamente eccessivo! Ed anche, lo voglio dire, un poco mortificante per me. E se avessi preferito altro? Se avessi preferito di gran lunga accoccolarmi vicino a lui invece di andare chissà dove a conoscere chissà chi ? Magari preferivo ascoltarlo mentre suona il pianoforte, seduta sul pouf in trepida adorazione. Tesoro mio, non ne avrei forse il diritto?Lo cerco con lo sguardo ma è sfuggente. Si è messo ben distante, dall'altra parte del banco della sua cucina elegante e moderna, e mi offre un calice di vino bianco. Non sorride però. Si vede che gli rode. Non cerca argomenti, mi sta mettendo volutamente a disagio. Con dispiacere vedo sfumare la seratina romantica per la quale mi ero fatta il film in testa. E' sicuro che stasera non si scopa!
E dire che mi ero vestita carina ed elegante, con un bel vestito a fantasia bianco e blu con le bretelle di raso, collana ed orecchini di perle e che stasera vengo direttamente da casa dei miei dall'altra parte di Roma dove ho dovuto congedarmi a metà festa con una scusa stupida alla quale nessuno ha fatto finta di credere. Mi hanno guardato con complice accondiscenza pensando che avessi un appuntamento amoroso. "Fai solo bene a divertiti" mi ha detto mia sorella. Ma questo atteggiamento di indulgenza nei miei confronti cambierebbe se sapessero! Intendo della iscrizione su a69 e tutto il resto. Vagli a spiegare che volevo conoscere il lato nascosto di me, camminare sulla soglia tra indecente e sublime e tutti 'sti bei cavoli. Resta il fatto che questa signora, ex ragazza modello, ex moglie devota, un bel giorno ha deciso di punto in bianco di diventare libertina ed andarsene a spasso in compagnia maschile, spesso diversa. Che colpo sarebbe! Adesso però c'è lui e solo ogni tanto si fanno incontri di coppia. Anche oggi avevamo un contatto interessante ma ho dovuto rinviare per paura di non far coincidere gli orari.
Lo so perché si è offeso. Non perchè non si scopi, non è così meschino, ma per una questione di principio: si sceglie insieme e si rinvia insieme. Si è sentito scavalcato.
Mi dispiace e glielo dico ad occhi bassi. In fondo mi piace questa parte: essere mortificata, rifiutata e dover faticare per avere attenzione. Smuove una parte di me molto profonda. La bambina cattiva ha fatto arrabbiare daddy! Accidenti che guaio! Ed ora? Mi accosto e gli sussurro all'orecchio quanto mi dispiace frammezzando scuse e bacetti suadenti lungo il collo. Di solito funziona, di solito lo sento cambiare respiro e sussultare un poco. Però ora mantiene il punto. Ahia, stasera si fa ben difficile. Mi verrebbe da dirgli che è uno stronzo. "Che mi hai fatto venire a fare fin qui, a casa tua se sei arrabbiato con me?" questo vorrei dirgli. Io non pretendo certo di fare l'amore ogni volta che ci vediamo, ma di stare bene sì. Mi piace tanto stare sul divano fianco a fianco, sentendo musica e raccontandoci qualcosa. In fondo è una delle cose piu' belle: ritrovare intimità. Lo fanno solo gli amanti, non certo i compagni di gioco o gli scopamici.
Ma invece rimane impassibile. Avrei voglia di girare i tacchi ed andarmene. Stronza io che ho lasciato la mia famiglia a metà festa per venire a farmi trattare così. Mi sento disorientata. Se insiste così me ne vado. Anzi, merita che me ne vada senz'altro perchè è ingiusto con me. Ma la sua aria triste mi trattiene.
Improvvisamente si china in avanti sul bancone con le braccia distese e sussurra."Mi sento stanco, fammi un massaggio!" Beh dai, è solo stress e lo stress rende irritabile, mi dico, povero caro.
Mi allontano e vado in bagno a prendere la crema. Quando torno però è già tutto nudo, abbandonato con le mani appoggiate in avanti ad aspettare il mio tocco. Ahi che velocità a spogliarti però. Adesso ti farò un bel massaggio e ti passa lo stress. Sto per cominciare ma mi sgrida ancora. "Ma cosa hai preso? Questo è shampoo! La crema all'aloe devi prendere!" E che ne so io. Non conosco bene casa sua, tutte uguali 'ste boccette. Finalmente con la crema giusta e le mie mani che corrono sulla sua schiena, ora delicatamente ora vigorosamente, si sta rilassando.
All'improvviso afferra la mia mano e la mette sul suo cazzo in erezione. Oddio...chi ci pensava più. Eh mo? Sono spiazzata, presa in contropiede. Dalla freddezza totale stiamo scivolando in una cosa che si prospetta tutta diversa. Mi tira verso di sé, mi fa salire con il sedere sul banco di cucina, divaricandomi deciso le gambe. Mi bacia in modo vigoroso ed imperiosamente mi afferra per i capelli. Sesso wild dunque. Sììì, meglio dei bacetti melensi e romantici: sesso wild è quello che ci vuole per svoltare la serata.
Ma gli sento addosso una energia diversa, un po' perversa. Non è il solito amante dolce e premuroso. Vuole ristabilire il proprio controllo maschile. Lui è l'uomo ed io la donna e non devo prendere iniziative che non gli garbano. O forse è il bisogno di sublimare l'energia negativa e convogliarla in questo impeto di trasgressione duro e puro che lo sta prendendo. Perchè scoparmi sul banco di cucina della sua casa perfetta è trasgressione pura.
Questo suo slancio mi sta eccitando enormemente e mentre mi tocca mi sto bagnando in modo indecente. In un attimo sono già travolta. Niente preliminari, infila il cazzo duro e pulsante dentro di me e subito mi sento persa. E' lento, tanto lento, meravigliosamente lento. Si muove avanti ed indietro con calma studiata. Dio, quanto lo sento! Aver creato questa improvvisa vicinanza emotiva quando oramai lo sentivo distante mi da un senso di vertigine. Gemiti e fremiti mi scuotono tutta. Come si dice: teasing e denial? Beh sta funzionato alla grande. Non capisco più niente. Lui si è allontanato per recuperare qualcosa nel cassetto. Mi volto e vedo una paletta. Ah? così amore mio? Ora mi punisci? Ora Daddy punirà la sua piccola bimba!!!
Mi sfila il vestito e mi lascia tutta nuda con le scarpe e la collana di perle. Devo essere uno spettacolo adagiata e fremente sul banco color ghiaccio della sua cucina supermoderna ed iperspaziale.
L'immagine di me, abbandonata, a gambe larghe con la testa all'indietro sarà in futuro destinata ad affacciarsi nella sua mente in modo invasivo e nei momenti più inopportuni. Già lo so. E ne godo. Mi piace l'idea di marchiare il suo territorio che mi è precluso. Ma adesso si scopa ed è sublime. Avanti ed indietro mentre le note del sax di sottofondo mi percuotono l'anima. Nel frattempo il bordo della paletta corre lungo il mio corpo liscio ed abbronzato in modo subdolo e non so da che parte arriverà il colpo. Forse non arriverà proprio. Sta bleffando, mi vuole solo far sentire in sua balia.
Ed invece il colpo arriva sulle natiche. Secco e duro, un bello schiocco. Trasalisco e penso che sia giusto e me lo merito. Fa bene a ristabilire gli equilibri. Ne ha il diritto.
Un altro colpo ed un altro ancora mentre mi sta scopando. Ogni colpo mi fa scivolando più giù in questo senso di sottomissione voluto e condiviso. Sono completamente annullata. La testa si svuota e si rilassa, la fica freme e si contrae. Alterna un colpo di reni ed un colpo di paletta. Mi stupisco di me stessa per quanto sto ansimando. Non so neanche io bene cosa mi succede. La mente sta vagando confusa e quasi si distaccata dal corpo che invece è in totale subbuglio. Sono scossa da fremiti che non governo, attanagliata da ondate di orgasmi che si susseguono. Il dolore confina con il godimento in uno strano melange che ha il potere di sconvolgermi e di annichilirmi.
Sono ad occhi chiusi, persa dentro di me e lui oramai si è staccato. Sento che mi sta osservando. Sta studiando il mio viso, forse trasfigurato come una santa in estasi, di quelli che si ammirano nei bei quadri delle chiese barocche.
Ora la paletta si sposta sul seno. Un colpo secco e calibrato a destra ed uno a sinistra. Mugolo e gemo. Uno stimolo doloroso attraversa il mio corpo e si trasforma in piacere. Un'altra palettata questa volta sulla fica turgida ed umida. Pausa lunga. Poi un'altra e pausa mentre mi osserva ansimare. Mi sento accesa da dentro ed esaltata. E' dannatamente piacevole. Il dolore si trasforma in un piacere assurdamente vitale che corre lungo i nervi e mi folgora.
Avvicina la sua fronte alla mia e restiamo vicini per un lungo momento, io ansimante e lui in silenzio. Tra noi una intimità da vertigine.
Un nuovo colpo e crollo sulle mie ginocchia, percorsa da un orgasmo di una potenza inusitata. Liquidi corrono lungo le mie cosce, Sono dentro una spira sfolgorante ed intensa che mi opprime e mi eleva al di sopra di tutto. Sono inerme, piegata in due, in una pozza di liquidi, sospesa fuori e dentro di me. La spira si apre e mi rilascia, facendomi cadere al centro di una pace estatica e perfetta, dove niente si muove e tutto è compiuto. Sono nelle mani del mio signore: come una santa devota, una schiava sottomessa , una puttana meravigliosa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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